ITER ASSEGNAZIONE CONTRIBUTI ALLE MISSIONI ARCHEOLOGICHE ITALIANE ALL’ESTERO
Il Ministero degli Affari Esteri sostiene Missioni archeologiche, antropologiche ed etnologiche italiane all’estero, che si estendono cronologicamente dalla preistoria all’epoca medioevale e geograficamente dal mondo greco-romano al Vicino, Medio ed Estremo Oriente, Africa e America latina. Tradizionalmente l’area con il maggiore numero di missioni italiane è quella del Mediterraneo e del Medio Oriente.
Il sostegno alle Missioni viene garantito attraverso la pubblicazione di un bando annuale gestito dall’Ufficio VI.
Possono presentare richiesta di sostegno enti aventi personalità giuridica di natura pubblica o privata. Le richieste vengono presentate dai direttori di missione (o da persone loro delegate ad accedere al portale Archeologia). Ogni direttore non può presentare più di 3 richieste.
I tipi di supporto del MAECI sono 2:
- Finanziamento (contributo pari a non più del 70% del totale delle spese sostenute)
- Riconoscimento istituzionale (R.I.)
Nel 2023 sono state sostenute 287 Missioni (93 assegnatarie di Riconoscimento Istituzionale e 194 di contributo finanziario) in 72 Paesi, un numero mai raggiunto prima. Sono missioni che coprono tutti gli ambiti disciplinari, dalla paleoantropologia alla preistoria, dalle civiltà palaziali all’archeologia classica, medievale, bizantina e islamica.
Ricerca, formazione e trasferimento di know-how
Oltre a contribuire alla conoscenza e conservazione del Patrimonio storico e culturale dei Paesi partner, le Missioni, in collaborazione con i diversi attori delle comunità locali, agiscono sul tessuto socio-economico dei territori in cui operano. Attraverso il lavoro sul campo, le numerose opportunità di formazione e il trasferimento di know-how, i Paesi che ospitano le nostre Missioni si arricchiscono di personale altamente qualificato e beneficiano dell’expertise italiana nell’impiego delle nuove tecnologie e nelle tecniche più all’avanguardia per il restauro e la tutela del Patrimonio.
Tutela e salvaguardia del Patrimonio culturale e ambientale
Nonostante il perdurare di conflitti e situazioni di instabilità, l’Italia ha continuato a garantire il proprio sostegno a Paesi interessati da queste criticità. Spesso, nell’impossibilità di operare in loco, i nostri ricercatori hanno continuato il lavoro di documentazione, catalogazione, archiviazione, studio e diffusione dei risultati raggiunti, contribuendo anche alla lotta al traffico illecito di reperti archeologici.
Dal 2019, inoltre, è stata inserita nel bando la cosiddetta “clausola verde”, con l’obiettivo di incoraggiare la compensazione delle emissioni di anidride carbonica attraverso i crediti ottenuti con attività di forestazione e riforestazione. Molte Missioni hanno intrapreso da tempo diverse iniziative per rendere più sostenibile l’attività di scavo e ricerca, salvaguardare il territorio e sensibilizzare le comunità locali sulla protezione dell’ambiente.
COOPERAZIONE IN ARCHEOLOGIA TRA ITALIA E VIETNAM
Il MAECI sostiene due Missioni di ricerca in Vietnam.
Indagini Archeologiche e Restauro conservativo dei monumenti Cham di My Son.
Fondazione Ing. Carlo Maurilio Lerici.
La Missione attiva dal 2003 e diretta dal Dott. Mauro Cucarzi si occupa di attività di ricerca archeologica e di restauro. Per il 2023 continuerà la catalogazione, inventario e la valutazione del Rischio dei monumenti Cham di My Son e della Provincia del Quang Nam con la nuova versione del Sistema SMDB creato dalla Fondazione Lerici per questi scopi ed in particolare per i Siti dell’Asia. Proseguiranno gli scavi del Gruppo L ed il suo consolidamento. Continuerà altresì la formazione dei restauratori del Laboratorio di Restauro presso il Museo della Provincia del Quang Nam a Tam Ky.
Il programma di ricerca appare completo, comprensivo di una collaborazione di diversi specialisti sul campo. Si prospettano ricadute in termini di cooperazione con altri enti di ricerca internazionali e attività di pubblicazione e divulgazione, sia a livello nazionale che internazionale.
Studio, conservazione e valorizzazione delle cittadelle imperiali in Vietnam.
CNR.
Le vestigia delle antiche cittadelle imperiali e dei monumenti civili e religiosi buddisti del Vietnam sono una parte essenziale della storia delle diverse culture e civiltà del paese. Il progetto, diretto dalla Dott.ssa Elena Gigliarelli dal 2023, intende sviluppare un approccio sistematico e strategico allo studio di questo patrimonio storico architettonico, attraverso la ricerca e la ricostruzione della storia della formazione, fino al declino di molte delle cittadelle imperiali e dei sui monumenti civili e religiosi. È opportuno sottolineare che, sia l’Accademia delle scienze sociali del Vietnam (VASS) che l’Institute of Imperial Citadel Studies (IICS) hanno manifestato il loro interesse a collaborare nell’ambito della presente proposta progettuale, sostengono e condividono gli obiettivi del progetto e supporteranno il team di esperti per realizzare tutti gli obiettivi della proposta. Si prospettano ricadute in termini di cooperazione con altri enti di ricerca internazionali e attività di pubblicazione e divulgazione, sia a livello nazionale che internazionale.