IL QUADRO MACROECONOMICO
Il Vietnam, con una popolazione di quasi 100 milioni di abitanti e un’economia che ha registrato negli ultimi decenni una sostenuta crescita, rappresenta ormai uno dei Paesi emergenti del Sud Est asiatico tra i più dinamici e promettenti sullo scenario regionale e globale.
Il processo di riforme economiche lanciato nel 1986 (“doi moi” o “rinnovamento”) e l’adesione all’Organizzazione Mondiale del Commercio nel 2007 hanno avviato una progressiva liberalizzazione e apertura dell’economia al commercio internazionale, stimolando una crescita sostenuta e costante, che ha mantenuto negli ultimi anni una media del 6%. Il Vietnam è così entrato nel 2010 nella categoria dei paesi a medio reddito, ponendosi l’obiettivo di diventare un’economia a reddito medio-alto entro il 2030 e un Paese sviluppato ad alto reddito entro il 2045.
IL BUSINESS ENVIRONMENT
Il quadro legale, tradizionalmente incentrato sull’attrazione di IDE e perfezionato con le misure varate negli ultimi anni (in materia di semplificazione amministrativa, diritto d’impresa, investimenti, mercato immobiliare, Public-Private Partnership, revisione della soglia massima di capitale straniero per le aziende quotate in borsa), mantiene un vantaggioso sistema di incentivi e agevolazioni fiscali e conferma l’impegno delle autorita’ in direzione di un sempre piu’ effettivo level playing field tra imprese private e aziende di Stato.
Incentivi mirati sono previsti per settori specifici, parchi industriali e aree con particolari caratteristiche (zone high-tech, economiche, aree dalle condizioni socio-economiche complesse).
Il Vietnam ospita un ecosistema dell’innovazione in costante crescita. Sono numerose le start-up e i fondi di venture capital che guardano con sempre maggiore interesse all’economia vietnamita.
GLI ACCORDI COMMERCIALI
La partecipazione del Vietnam ad una fitta rete di accordi di libero scambio (circa 15 con oltre cinquanta Paesi) offre alle aziende operanti nel Paese vantaggi comparati in termini di riduzioni tariffarie nell’esportazione dei propri prodotti, in particolare nei mercati regionali. Grazie alla sua forte integrazione nei mercati internazionali e nelle catene globali del valore, il Vietnam e’ un hub manufatturiero e commerciale per l’intera area.
Il Vietnam è membro dell’ASEAN dal 1995 e del WTO dal 2007. Il 15 dicembre 2015 e il 23 gennaio 2017, ha recepito rispettivamente il Protocollo sul Trade Facilitation Agreement e quello che modifica l’Accordo TRIPS.
Il formale stabilimento dell’ASEAN Economic Community, a partire dal 1 gennaio 2016, rappresenta per il Paese un passaggio importante del processo di integrazione con le economie dell’area, che integra il sistema di agevolazioni già previste nell’area di libero scambio (con asimmetrie tariffarie che assicurano ai prodotti vietnamiti un trattamento preferenziale).
Nel 2018, il Vietnam ha ratificato il Patto commerciale transpacifico (CPTPP), che coinvolge 11 paesi nella regione dell’Asia-Pacifico (circa 10mila miliardi di dollari di PIL, per quasi mezzo miliardo di persone). Questo sviluppo, insieme ai numerosi altri accordi di libero scambio che il Paese ha concluso, fa del Vietnam l’economia più aperta al mondo, con un interscambio commerciale che vale due volte il PIL.
Dal 1 gennaio 2022 é entrato in vigore il Regional Comprehensive Economic Partnership – RCEP, che integra in una cornice unica gli accordi ASEAN con Cina, Corea del Sud, Giappone, Australia e Nuova Zelanda, costituendo un network pari ad un terzo della popolazione globale e a 1/3 del PIL mondiale.
EVFTA
L’accordo di Libero Scambio tra UE e Vietnam, in vigore del 1 agosto 2020, prevede la liberalizzazione tariffaria al 99% (con condizioni particolarmente interessanti per le aziende europee nei settori degli alcolici, automotive, macchinari, pellame e arredamento); tutela della proprietà intellettuale e delle indicazioni geografiche; predisposizione di un set di misure tese a offrire alle aziende europee un level playing field per le esportazioni e gli investimenti (previsioni NTB, consistente ventaglio di settori aperto alle imprese UE nel campo dei servizi, investimenti, appalti, disciplina dei sussidi delle Imprese di Stato).
ITALIA-VIETNAM. I RAPPORTI E LE PROSPETTIVE
Il Vietnam offre interessanti OPPORTUNITA’, grazie al profilo industriale fondato sulle PMI, alla sua attrattiva in tema d’investimenti esteri, alla disponibilità di una manodopera giovane a basso costo e qualificata, così come alla partecipazione alla rete di accordi di libero scambio.
La struttura industriale vietnamita é costituita al 96% da PMI determinate ad acquisire prodotti, macchinari, tecnologia e modelli di sviluppo qualificati, al fine di poter inserirsi con successo nella supply chain dei grandi investimenti internazionali e poter concretamente beneficiare dei vantaggi offerti dalla fitta rete di FTAs. Significative prospettive sono inoltre assicurate dal sostenuto impulso dei processi di liberalizzazione e incentivazione degli investimenti, dagli ambiziosi obiettivi in più settori (infrastrutture, energia, meccanizzazione agricola, biomedicale, turismo) e dall’espansione di una classe media più facoltosa e particolarmente sensibile al richiamo esercitato dai prodotti del “Made in Italy” (gastronomia, arredamento, design e moda).
Infine, le liberalizzazione tariffarie offerte dalla conclusione degli Accordi di Libero Scambio si riflettono non solo nelle potenzialità delle esportazioni verso il Vietnam (Accordo EU-Vietnam FTA), ma anche in quelle di produzione ed esportazione sui mercati del sud-est asiatico in particolare e su quello mondiale, grazie al profilo di hub del Vietnam e agli Accordi CPTPP, ASEAN, Corea e Unione Euroasiatica.