Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Giorno del Ricordo. Partecipazione del Ministro Tajani e della rete diplomatica alle commemorazioni

10-febbraio-2025

Il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha partecipato ai principali eventi dedicati al Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo istriano, fiumano e dalmata. La Farnesina e l’intera rete diplomatico-consolare e degli Istituti Italiani di Cultura hanno aderito alle celebrazioni con l’obiettivo di tenere vivo nel mondo il ricordo della tragedia.

Il Ministro è intervenuto alla cerimonia di commemorazione organizzata il 10 febbraio 2025 presso il Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Tajani ha concluso il proprio discorso sottolineando come “coltivando la memoria delle tragedie che commemoriamo nel Giorno del Ricordo, dobbiamo tenere alta la guardia contro chi nega valori e principi fondamentali della civile convivenza”.

In occasione della riunione ministeriale “Amici dei Balcani”, il Ministro Tajani ha tenuto a sottolineare come il ricordo delle vittime della violenza e l’esodo dall’Istria, da Fiume e della Dalmazia debba contribuire alla costruzione di una memoria condivisa con i Paesi vicini sulle dolorose vicende del nostro confine orientale. L’esempio di Nova Gorica – Gorizia capitale europea della cultura nel 2025 rappresenta un passo significativo per il superamento di contrapposizioni basate su vecchie ideologie e su divisioni etniche, nel più autentico spirito della comune appartenenza di Italia, Slovenia e Croazia all’Unione Europea.

Su iniziativa del Ministro, la scritta “Io Ricordo” ha illuminato il Palazzo della Farnesina.

L’Archivio Storico Diplomatico della Farnesina conserva numerosi documenti relativi ai negoziati che al termine della II Guerra Mondiale ridefinirono il confine orientale italiano. Alcuni fra i più significativi: il Memorandum di Londra del 1954, le bozze del Memorandum, carte geografiche relative alle proposte di modifica del confine con il territorio jugoslavo e documenti relativi all’insegnamento nelle scuole dei territori caratterizzati dalla presenza di minoranze di lingua italiana e di lingua slovena.