Dal 29 agosto al 7 settembre gli ultimi appuntamenti dell’iniziativa di cooperazione culturale tra l’Italia e il Vietnam.
Sta per concludersi il progetto “Suoni di fratellanza” della Fondazione World Youth Orchestra, che si è svolto quest’anno in Vietnam grazie al sostegno di Fondazione CDP, LCA Studio Legale e Temix. L’iniziativa ha potuto inoltre contare sulla collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Hanoi, con il Consolato Generale d’Italia a Ho Chi Minh City e sul prezioso lavoro dei project partner Vicas (Vietnamese Institute for Culture and Arts) e SKDA (Hanoi Academy of Theatre and Cinema).
La musica, il teatro, l’arte come strumenti di dialogo e di pace tra i popoli sono stati al centro del progetto, che è riuscito nell’intento di sviluppare una forte cooperazione artistico-culturale tra l’Italia e il Vietnam, contribuendo alla formazione di molti giovani artisti vietnamiti, ha promosso la produzione degli artisti locali e, al contempo, ha offerto un sostegno concreto ai bambini orfani e abbandonati del Vietnam. “Suoni di fratellanza” è solo l’ultima delle numerose iniziative di successo sviluppate a partire dal 2001 dalla Fondazione World Youth Orchestra.
“La WYO va in Vietnam per portare ancora il suo messaggio musicale attraverso il suo mosaico di musicisti provenienti da tutto il mondo che suonano con passione ed amore per sottolineare tre parole fondamentali nella vita di tutti noi: amicizia, fratellanza, pace. Auguri al Vietnam, auguri all’Italia”, afferma Adolfo Vannucci, Presidente Fondazione World Youth Orchestra.
“Siamo felici di portare un altro contributo al progetto Suoni di fratellanza che chiude la sua prima annualità in un paese straordinario come il Vietnam. Siamo felici di poter lasciare esperienze fondanti nei giovani artististi, nel complesso mondo formativo artistico vietnamita, nel pubblico coinvolto e nell’animo di decine di bambine e bambini che soffrono il disagio della mancanza genitoriale. Diplomazia culturale? Cooperazione culturale? Certamente, ma anche un grande amore per una cultura e un popolo meravigliosi”, dichiara il direttore artistico e fondatore Damiano Giuranna.
Gli appuntamenti conclusivi di “Suoni di fratellanza” prendono il via il 29 agosto all’Hanoi University, con una lettura di quattro canti della Divina Commedia a cura di Valeria Almerighi, Federico Brugnone e Carolina Leporatti, dedicata agli studenti del Dipartimento di Italianistica dell’Università. Il pomeriggio del 31 agosto, a Ho Chi Minh City, presso la Home of Mother’s Love di Binh Duong, si svolgerà invece l’evento finale del progetto WYO4CHILDREN, rivolto a bambini orfani, abbandonati o con situazioni familiari difficili, tra i 5 e i 17 anni, che affronteranno un repertorio di musiche vietnamite ed italiane. Il programma include anche uno spettacolo di body painting della performer Francesca Chialà, che grazie al contributo dei bambini dipingerà a ritmo di musica una lunga tela di 20 metri con i colori delle bandiere italiana e vietnamita. Il programma prosegue a Hanoi il 5 settembre, presso il Vicas Arts Studio, con la cerimonia finale di premiazione della “Call for projects” dedicata agli artisti vietnamiti per le categorie arti visive, musica e teatro, alla presenza dell’ambasciatore d’Italia a Hanoi S.E. Ambasciatore Della Seta. Infine, il 7 settembre, presso il Teatro dell’Hanoi Academy of Theatre and Cinema è previsto lo spettacolo che chiude l’esperienza dei laboratori teatrali “Dialoghi sonori”, alla presenza dell’ambasciata italiana, del corpo diplomatico e degli studenti e professori dell’università.
“Fondazione CDP da sempre sostiene il talento giovanile e promuove l’arte e la cultura, caratteristiche incarnate dal progetto Suoni di Fratellanza, che abbiamo deciso di sostenere e attraverso il quale abbiamo esteso il nostro impegno a livello internazionale. Siamo convinti che l’iniziativa continuerà a favorire la cooperazione tra i due Paesi, grazie al potere della diplomazia culturale, strumento fondamentale per la promozione di sviluppo inclusivo ed integrazione sociale”, dichiara Francesca Sofia, Direttrice Generale della Fondazione CDP.
“Dopo l’enorme successo registrato nella prima parte dell’anno, sono estremamente lieto che la Fondazione World Youth Orchestra torni in Vietnam per gli eventi conclusivi del progetto “Suoni di Fratellanza”. Quest’iniziativa si è già dimostrata capace di creare fruttuose sinergie e instaurare legami tra le realtà istituzionali, culturali e accademiche italiane da un lato e quelle vietnamite dall’altro. Sono certo che i nuovi eventi in programma si dimostreranno altrettanto efficaci nel consolidare ulteriormente le già ottime relazioni culturali tra i nostri due Paesi”, dichiara Marco della Seta, Ambasciatore d’Italia in Vietnam.
“La musica possiede una forza unica e impareggiabile di unire le persone, ed è sempre stata nel cuore di LCA, oltre che profondamente importante per me come fondatore del Blue Note di Milano. Siamo felici di proseguire il nostro sostegno alla Fondazione World Youth Orchestra attraverso questo incredibile progetto – che segna il traguardo del suo primo anno di attività – con il nobile intento di avvicinare due Paesi lontani, promuovere le tradizioni culturali del Vietnam e alimentare la passione di molti giovani talenti”, dichiara l’avv. Giovanni Lega, managing partner di LCA Studio Legale.
Il progetto “Suoni di fratellanza”, da gennaio a settembre 2024, si è articolato in cinque aree di attività:
– La tournée della World Youth Orchestra, composta per l’occasione da 70 giovani musicisti provenienti da università, accademie e conservatori di tutto il mondo, che si è svolta in collaborazione con la Vietnam National Academy of Music (VNAM) dal 6 al 10 aprile ad Hanoi. I concerti hanno richiamato oltre 2000 spettatori, autorità locali e rappresentanti diplomatici di vari Paesi, numeri che testimoniano un indubbio successo e il sincero apprezzamento del pubblico.
– I laboratori teatrali “Dialoghi sonori”, guidati da Valeria Almerighi, Federico Brugnone e Carolina Leporatti, hanno permesso a 25 studenti vietnamiti dell’Hanoi Academy of Theatre and Cinema di esplorare e arricchire il dialogo interculturale tra Italia e Vietnam. L’approccio adottato ha consentito agli studenti di mettere in profonda connessione il suono e il linguaggio del corpo.
– C’è stato spazio anche per i più piccoli, grazie al progetto WYO4CHILDREN, realizzato in collaborazione con le Missionarie della Carità di Binh Duong e dedicato alla crescita sociale e culturale, attraverso la musica, di bambini vietnamiti provenienti da contesti svantaggiati. L’iniziativa ha preso il via lo scorso gennaio, con un programma di lezioni in cui 80 ragazzi di età compresa tra i 5 e 17 anni hanno appreso i primi rudimenti musicali e imparato a suonare strumenti classici come il violino, il pianoforte, le percussioni e la chitarra. I giovani allievi hanno inoltre dato vita a un “coro di comunità”, migliorando le loro capacità relazionali.
– una “Call for Projects” multidisciplinare, lanciata in collaborazione con il Vietnam National Institute of Culture and Arts Studies (VICAS) e aperta agli artisti vietnamiti senza limiti di età, ha registrato una buona partecipazione da parte della comunità artistica. I progetti vincitori, selezionati da una giuria di esperti, saranno finanziati con una borsa di studio.
– infine, una conferenza tenuta presso il dipartimento di italianistica dell’università di Hanoi dal Prof. Simone Caputo dell’università La Sapienza e dedicata al centenario pucciniano dal titolo ‘Esotismo ed Estremo Oriente nell’Opera di Giacomo Puccini’.
Dopo 23 anni di attività, la WYO vanta 75 Paesi rappresentati, 300 università internazionali partner, 3.500 talenti coinvolti, 350 eventi realizzati e oltre 10 milioni di spettatori presenti ai suoi concerti in tutto il mondo. Numerosi i riconoscimenti istituzionali ottenuti, come quelli di ONU, UNICEF, Commissione europea e Presidente della Repubblica Italiana. Il progetto, ideato dal Direttore artistico e fondatore Damiano Giuranna, intende dimostrare come la musica non debba limitarsi a essere necessità culturale di un’élite, ma possa rappresentare un potente strumento di comunicazione di valori e idee, uno strumento di diplomazia culturale capace di stimolare best practices in campo artistico, sociale e politico.
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World Youth Orchestra
La World Youth Orchestra nasce il 15 settembre 2001: quattro giorni dopo la tragedia di New York e di Washington sessantacinque giovani musicisti provenienti da accademie, università e conservatori in rappresentanza dei cinque continenti, si incontrano a Roma per fondare una nuova idea di “fare musica”. Il progetto è fondato su due chiari obiettivi: la testimonianza degli ideali di pace e fratellanza, e lo sviluppo del talento artistico dei giovani. In piena intifada è in Israele nel 2003 e nel 2004, nei territori Palestinesi, in Giordania, oltrepassa a piedi i più caldi checkpoint: King Hussein Bridge, Abdala Bridge. Nel 2006 è in Tunisia, in Algeria e nel 2007, anno della cultura araba, ad Algeri come unico progetto occidentale. Porta la sua testimonianza di fratellanza a Gerusalemme, a Ramallah, a Tel Aviv, nel kibbutz di Neve-Shalom-Wahat al-Salam, ad Amman, nella casbah di Algeri.
La World Youth Orchestra viene nominata Goodwill Ambassador dall’UNICEF Italia; il Presidente della Repubblica Italiana le conferisce la Medaglia e la Targa d’Argento per meriti culturali e sociali, riceve la Medaglia Presidenziale per il progetto Suoni di fratellanza per l’Iran; riceve l’invito all’ONU di New York da parte della Rappresentanza Italiana alle Nazioni Unite, del Segretario Generale dell’UNICEF; raccoglie messaggi di sostegno da parte del Segretario emerito delle Nazioni Unite Kofi Annan, del Segretario Generale del Consiglio Europeo, del Presidente della Commissione Europea, dei massimi vertici istituzionali europei e italiani.
Fondazione World Youth Orchestra
La Fondazione World Youth Orchestra si costituisce nel gennaio 2014 grazie all’esperienza e ai risultati ottenuti da un progetto nato nel 2001 e governato per anni dalla ONG MusicaEuropa. La Fondazione si occupa del governo delle attività della World Youth Orchestra e di tutte le compagini che da essa derivate. Si occupa inoltre di alta formazione musicale, della promozione dei giovani talenti musicali, ma anche di realizzare progetti artistico musicali utili alla diffusione dei grandi temi sociali quali la pace, la fratellanza, il dialogo multiculturale e la diplomazia culturale.
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