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AVVISO – NUOVE TARIFFE PER IL RILASCIO DEI PASSAPORTI  E  PER LE ISTANZE DI CITTADINANZA.

Si avvisano i gentili utenti che a partire dall’08 luglio 2014, data di entrata in vigore della Legge 23 giugno 2014, N. 89:


1) E’ stato abolito il pagamento della tassa annuale sul passaporto ordinario da pagare solo al momento del rilascio. Al posto della suddetta tassa è stato introdotto un unico contributo amministrativo di euro 73.50 da pagarsi una sola volta al momento del rilascio del passaporto insieme al costo di quest’ultimo (attualmente pari a euro 42.50).  Pertanto gli utenti che avanzeranno richiesta di passaporto a partire dal giorno 8 luglio prossimo dovranno pagare tali somme in valuta locale (dal 1 luglio saranno resi noti gli importi effettivi in base alle nuove tariffe consolari) che andranno a coprire tutti i costi del passaporto ordinario incluse le cd tasse annuali che, come detto, non esistono più.  Il prezzo del passaporto sarà identico per tutte le categorie di utenti, minori compresi.



2) Saranno percepiti diritti consolari pari a euro 300 per la trattazione della domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana di ogni persona maggiorenne.


Saranno tenuti al pagamento di tale percezione consolare tutti i soggetti maggiori di anni 18 che chiedano per sé il riconoscimento della cittadinanza italiana a qualsiasi titolo.


Si fa presente che, trattandosi di contributo dovuto per la trattazione della pratica, esso dovrà essere pagato obbligatoriamente al momento della presentazione della domanda anche se la documentazione ad essa allegata fosse incompleta e a prescindere dall’esito dell’accertamento.


Rimangono a titolo gratuito tutte le richieste di riconoscimento di cittadinanza presentate in favore di minori.


Le istanze o dichiarazioni finalizzate all’elezione, all’acquisto, riacquisto o concessione della cittadinanza rimangono invece soggette al pagamento del contributo di 200 euro previsto dall’art. 9 bis della Legge n. 91/1992.


L’introduzione di diritti consolari per tale servizio, finora reso in regime di gratuità, è stata decisa in considerazione della complessità delle operazioni di ricostruzione jure sanguinis della cittadinanza che, come noto, può riguardare molte generazioni (a volte oltre la sesta). L’esame e la conclusione delle domande richiedono, infatti, adempimenti molto onerosi per gli uffici consolari comportanti considerevoli spese in termini di risorse umane e strumentali ad essi destinate.