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MISSIONE IN VIETNAM DEL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ENZO MOAVERO MILANESI

Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, è rientrato a Roma, a conclusione della missione in Viet Nam e Singapore. Fissata da svariati mesi e preceduta da un accurato lavoro preparatorio, la missione ha permesso di corroborare le relazioni politiche ed economiche con due Stati nodali in un’area del mondo, il Sud Est dell’Asia, di grande rilievo per gli interessi italiani, che conta oltre 650 milioni di abitanti.

Il Ministro ha avuto articolate e intense riunioni. In Viet Nam, con la Presidente dell’Assemblea Nazionale Nguyen Thi Kim Ngan e con il Vice Primo Ministro e Ministro degli Esteri Pham Binh Minh; inoltre, si è intrattenuto con il Presidente del Comitato del popolo equivalente al sindaco) di Hanoi e con il Vice Presidente del Consiglio del popolo di Città Ho Chi Minh, inaugurando con loro, rispettivamente, la mostra “La bellezza della conoscenza” e una speciale esposizione di fotografie aeree, al tramonto, di località italiane; due ulteriori incontri ad hoc, con dibattito, si sono tenuti con esponenti delle aziende e della comunità italiana attivi nelle due città vietnamite.

L’esito dei diversi colloqui consente di confermare le premesse che hanno motivato la missione. Entrambi i Paesi sono aperti agli investimenti italiani e intendono effettuarne in Italia. Le importazioni di prodotti italiani sono solide e in aumento di anno in anno, con particolare riferimento: al settore agro-alimentare, all’industria meccanica ed elettronica, a mobili e oggetti di arredamento, ai componenti per l’edilizia, alla moda e ai beni di lusso. L’interscambio commerciale è in espansione, con stimolanti margini di miglioramento. Grandissime sono le opportunità nel settore delle infrastrutture e dei servizi, con un mercato locale vivace e in notevole crescita. Molto forte è la domanda di cultura italiana, che può tradursi in attività concrete, come ad esempio: iniziative speciali e/o continuative in loco, collaborazioni fra musei ed enti artistici, flussi di turismo di qualità, assistenza e occasioni di lavoro in relazione all’individuazione, al restauro e alla preservazione dei beni culturali e storici.